Presente!
25 Ottobre 2009
"Ciao Giorgio, voglio prima di tutto confermarti che ho ricevuto le tue due
mail: non ho parole per elogiarti per ciò che hai fatto e stai facendo af-
finchè una parte della nostra vita non vada dimenticata per sempre. Non
hai idea di quanto mi abbia fatto piacere la telefonata che mi hai fatto
l' altro giorno: l' emozione che ho provato è stata veramente grande.
Sapessi quanto volte in questi anni ho nominato e ricordato i tempi e le
esperienze vissute sia a Bracciano che al Reggimento.
Per me sono stati momenti di vita indimenticabili ed emozionanti soprat-
tutto per le persone che ho conosciuto condividendo con loro momenti di
gioventù ed esperienze di vita comune fuori dalla norma. Ti faccio anco-
ra i miei complimenti per la meticolosa ricerca che sei riuscito a portare
avanti. Sono felice di tutto questo e spero di potervi abbracciare, almeno
in occasione del prossimo incontro. Sarà un piacere poterti aiutare con le
informazioni e il materiale che mi hai chiesto. Un forte abbraccio."
Roberto
06 Dicembre 2009
"Carissimo, finalmente sono riuscito a trovare un po' di tempo per poter-
ti inviare foto e notizie. Nonostante il periodo di crisi il lavoro mi prende
molto tempo ed energie. Ho provveduto a scannerizzare foto di Bracciano
e del Reggimento che ti invierò in più riprese. Ho qualche difficoltà ad
indicarti, giustamente, il nome di tutti: per quelli per cui ho dei dubbi ti
metterò un ?. Come sai la mia avventura da Artigliere comincia a Bracciano
il 24 Luglio 1967: pensa che ero risultato renitente alla leva perchè i Cara-
binieri non trovavano il mio indirizzo di casa. La cartolina precetto mi fu con-
segnata una settimana prima. Il mio adattamento a quel nuovo stile di vita è
stato abbastanza difficile: mi ci è voluto un po' di tempo per adeguarmi. Devo
dire che mi hanno aiutato le amicizie strette durante i cinque mesi di corso.
Al termine dello stesso sono stato assegnato a Udine presso il 27° Artiglieria
Pesante Semovente, Caserma Osoppo, che ho raggiunto il giorno 16 Dicembre
1967 insieme a Zulianello, Bolletta, Guardascione e altri che non ricordo. Ma
ricordo quell'inverno freddo: ho fatto la prima guardia il 12 Gennaio 1968
e il termometro, alle 9.30 del mattino, segnava -9. Le camerate, ovviamente
non erano riscaldate: le riscaldavamo con la nostra presenza e al mattino nota-
vamo il ghiaccio sui vetri delle fineste. Alla sera mi coricavo con mutandoni di
lana, un grosso pullover, due coperte sistemate doppie e una per tenerle insie-
me (stile Fantozzi). La neve a Udine l' ho vista una sola volta e a palline tanto
era freddo. Hai bevuto il Cordial? (torcibudel delle Forze Armate). Ne ho bevuto
in quantità: era proprio uno schifo! Erano belli i giorni in cui si andava alla Mensa
della Romano! Mi hai ricordato un episodio. A proposito di licenze, ti ricordi, inve-
ce, quando per Ferragosto. chiudendo la Scuola, ci inviarono tutti in Licenza?
Mi son trovato, nemmeno dopo due mesi di Naja, con i capelli(?) cosi sfumati che
neanche l' alupecia avrebbe provocato un effetto simile. Non ci crederai, ma mi
sono presentato alla mia Ragazza, ora mia Moglie, con il collo della camicia
all' insù, in modo da poter coprire il più possibile la mia nuca e il mio collo ritira-
to come quello di una tartaruga! Per quanto riguarda gli autori del Makp, chiaren-
il dubbio di Scopelliti, anche io vi ho partecipato: non ricordo il motivo ma ad un
certo punto, dovetti lasciare l' incarico. Il mio armeggiare con Facebook sta aven-
do qualche successo: mia Figlia, già, ride di meno ed è un buon segno. "Credo che
ste do facce che gacemo fato è sia state utili al to progeto ed altre ancora ne
avaria vogia de farghene, tempo permetendo. Si ti già bisogno di qualcossa di al-
tro di mio vedarò di acontentarte." Duri i banchi, fioi! Questa ultima frase fa ri-
ferimento al tempo della Serenissima, alle Galere a quando il mare era grosso e
i rematori avevano difficoltà a rimanere seduti sulle panche. Dal capo dei remieri
partiva questo incitamento a tener duro. A risentirci presto."
Roberto